Caso di studio: L’uso della plastica riciclata per le statuette riduce la loro impronta di carbonio quasi del 40%.

Un prestigioso istituto di RICERCA conferma la POTENZIALE RIDUZIONE dell’impatto ambientale con lo STUDIO DI UN CASO per BOOST GROUP presso ESSELUNGA ITALIA.

L’impatto ambientale ne risulta notevolmente ridotto. L’uso della plastica riciclata riduce in vari modi l’impronta ambientale delle statuette collezionabili rispetto all’impatto di quelle realizzate con plastica vergine. In particolare, il riciclaggio contribuisce in questo caso a ridurre l’effetto sul climatico (quasi il 40%) e il consumo di supporti energetici (combustibili fossili e uranio) (circa il 70%). Vi è anche un effetto positivo in termini di consumo idrico, dovuto parzialmente al fatto che si evita di utilizzare acqua nella catena di produzione della plastica vergine. Sussistono anche alcune preoccupazioni riguardo all’uso della plastica riciclata, come il prolungato trasporto (marittimo) dei materiali riciclati.

L’approccio al riciclaggio del progetto SuperFoodies ha evitato di produrre di 310 tonnellate di plastica vergine e di gettare in discarica una certa quantità di rifiuti di plastica. A fine vita, le statuette riciclate vengono raccolte nei rifiuti domestici, quindi al momento non è possibile chiudere completamente il ciclo del riciclaggio.

La valutazione LCA mostra inoltre che esiste il potenziale per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. Se il riciclaggio dei rifiuti di polistirene diventa diffuso, vi sarà una riduzione della quantità di materiali in discarica nella fase di fine vita. Inoltre, con la crescita del mercato locale di materiali riciclati, aumenterebbero gli acquisti locali di risorse secondarie e il trattamento di materiali riciclati, riducendo le distanze di trasporto nelle catene di fornitura.

“Questo è uno dei molti passi che Boost Group compie per creare alternative sostenibili nell’ambito di campagne di fedeltà e con oggetti collezionabili. Compiamo continui investimenti in alternative più sostenibili e più organiche, molto oltre la certificazione FSC e la produzione di carta riciclata”, dichiara Mario Schwegler, CEO di Boost Group. “La sfida è riuscire a controllare il flusso dei materiali in tutto il ciclo di vita e continuare a garantire gli standard più elevati per i giocattoli destinati ai bambini, per rendere felici le famiglie e i bambini non soltanto oggi, ma anche in futuro”.

Informazioni su VITO e LCA:

VITO è un’organizzazione fiamminga indipendente di ricerca nel settore delle tecnologie pulite e dello sviluppo sostenibile con l’obiettivo di accelerare la transizione a un mondo sostenibile, specializzata nella ricerca internazionale sulla sostenibilità per l’industria e il governo.
La valutazione del ciclo di vita (LCA o Life Cycle Assessment) è un metodo che permette di conoscere l’impatto ambientale di un prodotto mappando tutta l’energia in ingresso e in uscita, i materiali, le emissioni e/o i flussi di rifiuti in un sistema.

Fig. 1 : Ciclo di vita dei materiali riciclati Boost

Guidati dai nostri valori, sosteniamo lo sviluppo di un sistema sostenibile per il futuro!